Quando sentiamo la parola “parassita” spesso e volentieri le nostre menti corrono subito a pensare a piccoli esserini come batteri, vermi intestinali, sanguisughe o al massimo acari e insetti. Il parassitismo però è una forma di interazione biologica molto varia ed estesa che riguarda una varietà impressionante di forme biologiche.

Il protagonista di oggi però è un vero e proprio maestro specializzato in quest’arte ed appartiene ad una classe di animali raramente accostata a questo fenomeno, gli uccelli.

Stiamo parlando infatti del Cuculo (Cuculus canorus) il cui nome deriva dal suo verso che ricorda il suono degli orologi a cucù.

Il suo è un parassitismo riproduttivo e consiste in uno straordinario adattamento che permette alle femmine di Cuculo di deporre nel nido di alcune specie di passeriformi delle uova molto simili a quelle della propria vittima, affidando così la cura della propria prole ad un’altra famiglia totalmente ignara.

Ma non finisce qui, appena nato infatti il piccolo di Cuculo ha l’istinto di gettare fuori dal nido le altre uova o gli altri pulcini divenendo così l’unico fruitore delle cure della neo mamma che lo nutrirà anche quando il pulcino sarà più grande dei propri genitori, e appena diventato adulto volerà via abbandonando la sua famiglia adottiva.

Si è scoperto che ogni femmina depone le uova nel nido della stessa specie che l’ha allevata.

Questo adattamento, per quanto possa sembrare crudele, è un vero capolavoro se si considera che la femmina di depone uova diverse per ognuna delle specie che parassita.