Il Falco peregrinus, uccello da record

Il Falco peregrinus, uccello da record

Il Falco Pellegrino, un uccello che con le sue picchiate raggiunge velocità inimmaginabili.

Tutti gli appassionati di record animali conoscono il Falco pellegrino (Falco Peregrinus), che detiene il primato assoluto di animale più veloce del mondo. Le sue picchiate infatti, che sfiorano i 380 km/h lo rendono un vero e proprio missile e un vero e proprio spettacolo, seppur breve, da osservare per chi ha la fortuna di vederlo cacciare.

Ma quali sono gli adattamenti che l’evoluzione ha fornito a questa specie per essere così efficiente? Andiamo a vederli.

Iniziamo subito sfatando un mito. Infatti contrariamente a quanto si crede il suo volo in orizzontale non presenta velocità particolarmente elevate e si assesta intorno a picchi massimi registrate intorno ai 110km/h, contro i 150 km/h dei piccioni che sono tra le sue prede preferite.

Proprio per questo motivo la loro strategia di caccia raramente prevede inseguimenti ma inizia da posatoi posti in alto che possano portare a rapide e precise picchiate con cui colpire rapidamente la preda. È proprio per questo tipo particolare di caccia che si sono modificate le particolari strutture di cui stiamo parlando.

Partiamo dagli occhi: presenta due punti di messa a fuoco per ognuno in modo tale da riuscire a monitorare il territorio senza dover muovere il capo durante gli spostamenti ad altissima velocità riducendo così i rischi di danni alla colonna vertebrale; una membrana pulisce i suoi bulbi oculari dalle impurità e gli impedisce di disidratarsi. Inoltre sembra che la classica colorazione scura sugli occhi serva per ridurre il riverbero e aumentare la precisione durante la caccia al punto da individuare una preda nel raggio di tre chilometri.

Il becco è robusto e dotato di un piccolo intaglio che permette al pellegrino di uccidere facilmente le proprie prede spezzandogli la colonna vertebrale, mentre all’interno delle sue narici si trovano degli opercoli che consentono a questo animale di respirare normalmente anche in volo e impediscono che la la forza e la pressione dell’aria facciano esplodere i suoi polmoni.

Altra caratteristica fondamentale sono le sue penne remiganti, che presentano una rigidità molto elevata se comparata a quella di altre specie di rapaci e che quindi gli consente una maggiore manovrabilità durante le picchiate alle velocità che solo questa specie può raggiungere. Questa rigidità però può comportare anche una maggiore fragilità in caso di impatto con un corpo estraneo ed è uno dei motivi principali per il quale il Falco pellegrino caccia in spazi aperti evitando il più possibile boschi e altri luoghi dove rischierebbe di incappare in qualche incidente.

Ultimi ma non per importanza gli artigli con cui si limita a dare delle stoccate alle sue vittime, che a causa della velocità a cui avviene l’impatto spesso non muoiono sul colpo ma escono dallo scontro con ferite talmente gravi da cadere a terra senza possibilità di rialzarsi. È proprio in questo istante che il Falco pellegrino finisce le sue prede e le divora con tutta calma.

Insomma per essere l’animale più veloce del pianeta bisogna avere tutte le attrezzature giuste e l’evoluzione ha fatto di tutto per far si che il Falco pellegrino le avesse rendendolo non solo una spettacolare creatura da Guinnes World Record ma anche un efficientissimo predatore.

Foto: Francesco Simonetta

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