L’ Octopus Vulgaris, più comunemente conosciuto come Polpo

Uno tra gli animali più intelligenti

Ha tre cuori, può allungarsi, accorciarsi, sparare inchiostro, cambiare forma e colore fino a rendersi quasi invisibile e inoltre sa anche orientarsi in labirinti, risolvere difficilissimi rompicapo e imparare perfettamente dalle proprie esperienze. Non stiamo parlando di un supercattivo di qualche film o fumetto, ma bensì di un abitante dei nostri mari che tutt’oggi non smette di stupire gli scienziati mostrando loro le sue fantastiche capacità, soprattutto intellettive.  

Di chi sto parlando? Il polpo, più precisamente Octopus vulgaris, chiamato anche piovra o delle volte erroneamente polipo. L’ultimo termine è errato perché in zoologia è riservato allo stadio vitale fisso del phylum dei celenterati. Si tratta di un mollusco cefalopode molto diffuso nei nostri mari, soprattutto nei bassi fondali rocciosi che gli permettono una moltitudine di rifugi e una gran quantità di prede di cui cibarsi.

Come si presenta? Possiede 8 tentacoli ognuno con una doppia fila di ventose, una bocca con un becco corneo che gli permette di rompere gusci e carapaci e un sifone con il quale spruzza getti di acqua per spostarsi velocemente o inchiostro per scappare dai predatori.

La caratteristica principale? Ovviamente l’intelligenza: infatti numerosissimi esemplari sono stati sottoposti a innumerevoli test che hanno dato risultati davvero sorprendenti. Alcuni sono stati in grado di aprire dei barattoli con dentro del cibo mentre altri, sempre dai barattoli, ci sono addirittura usciti aprendoli dall’interno. Moltissime sono le storie di dipendenti di acquari o laboratori che ci hanno avuto a che fare, infatti molti esemplari sono riusciti ad evadere dalle proprie vasche escogitando talvolta stratagemmi complessi. AllUniversità di Padova, un ricercatore, ha filmato un esemplare utilizzare una conchiglia come nascondiglio, recuperarla in un secondo momento per riutilizzarla, mostrando cosi delle doti di pianificazione che nel regno animale siamo abituati a vedere in veramente poche specie.

Sembra anche che comunichino tra loro attraverso la capacità di cambiare colore utilizzando un codice simile al codice Morse, dimostrando molta creatività ma anche l’essere a volte dispettosi. Nello studiare la loro intelligenza, si è scoperto che sono in grado di modificare addirittura il loro codice genetico, modificando proteine già codificate, e intervenendo sul sistema nervoso, meccanismo che probabilmente è alla base del suo veloce apprendimento.

Proprio per le sue caratteristiche peculiari e per le scoperte che sono state fatte sul rapporto che il polpo ha con il dolore, la direttiva Europea del 2010 sulla protezione degli animali usati a fini scientifici ha inserito i cefalopodi nella stessa categoria degli animali vertebrati:

perché è dimostrato che possono provare dolore, sofferenza, angoscia e danno prolungato”.

DIRETTIVA 2010/63/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32010L0063:IT:HTML

È ancora un mistero se quello del polpo sia un caso completamente unico o se la natura possa riservarci altre meraviglie del genere . Non è anche ancora chiaro se si possa parlare propriamente di intelligenza o, come proposto da alcuni scienziati, di semplici ma brillanti risposte a stimoli ambientali. Fatto sta che sappiamo ancora veramente molto poco su queste splendide creature che popolano i nostri mari.

Ricordiamo come sempre di portare rispetto per l’ambiente terrestre e marino che ci circonda: essendo comune anche a basse profondità, come con altre specie, invitiamo a non maneggiarli e infastidirli.

Foto di Francesco Simonetta

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